Una sera ad Avellino per parlare di sport e nutrizione alla festa dei nonni
Al Circolo della Stampa di Avellino ieri sera, grazie alla sezione Federcasalinghe di Avellino, si è parlato di Medicina sportiva: nutrizione e ginnastica nell’età adulta con: il dott. Espedito Amodeo, la dott.ssa Tiziana Masi, la dott.ssa Silvana di Martino, la prof. Liliana Palumbo, la dott.ssa Antonia Trofa e la presidente della sezione, Gerarda Grippo. Ha moderato l’incontro la giornalista Maria Paola Battista.
Dopo i saluti della Presidente, introducendo il convegno, la dott.ssa Battista ha sottolineato che l’associazione Federcasalinghe si occupa anche di sostegno alle persone bisognose, di carità, insomma, un termine ormai in disuso, lodandone le iniziative.
Il dott. Amodeo, ortopedico e traumatologo che ha collaborato con la Scandone Basket e con l’Avellino Calcio, oltre a svolgere l’attività di medico di famiglia, ha tenuto a chiarire prima di tutto che bisogna disgiungere dall’età anagrafica l’idea del movimento che porta indiscutibilmente benessere, anche mentale, a tutti. La crescita registrata negli ultimi anni dell’aspettativa di vita, sia di uomini che di donne, si traduce in una crescente longevità e ciò, secondo il medico, ci deve far riflettere, perché non bisogna vivere solo più a lungo ma anche in buona salute. «L’attività fisica non è assolutamente vietata ad età avanzata. Il beneficio si vede sui livelli di colesterolo, sul controllo della glicemia, sulla densità ossea, sulle difese immunitarie ed il movimento contrasta l’invecchiamento dei diversi organi. Ma anche la semplice passeggiata – ha raccomandato il dott. Amodeo – è da considerare attività fisica. E non è vero che c’è decadimento cerebrale nell’anziano. La carenza è, piuttosto, nella vascolarizzazione e, quindi, nell’ossigenazione che viene favorita proprio dall’attività fisica». Ha, così, esteso l’importanza delle relazioni e delle attività da queste derivanti alla rigenerazione neuronale. «I medici – ha concluso – dovrebbero prescrivere anche l’attività fisica».
La dott.ssa Masi, esperta di educazione posturale e fisioterapia, ha spiegato che 30 minuti al giorno di attività da camminata in bici o trekking per 5 volte a settimana servono a tenere sotto controllo il funzionamento ottimale del nostro organismo. «Un ostacolo sono gli impegni? Anche 10 minuti alla volta di esercizio,che coinvolga tutte le articolazioni in un movimento globale, sono utili a raggiungere l’obiettivo quotidiano. Contro Alzheimer- ha poi chiarito – va bene anche il tombolo ma non impegna tutti i muscoli». La costanza, per la Dottoressa è fondamentale e, anche quando il dolore costituisce un ulteriore ostacolo al movimento, bisogna ricordarsi che un movimento corretto delle articolazioni dolenti apporta un notevole giovamento. L’importante è non fare lunghe pause, non prendersi le vacanze riguardo al movimento, nessuna pausa. Soprattutto nella donna, infatti, già dai 35 anni bisognerebbe evitare sforzi deleteri per le articolazioni affidandosi sempre a personale esperto prima di intraprendere un percorso in palestra. Poi è necessario lavorare su forza muscolare ed equilibrio per evitare le cadute.
La dott.ssa Di Martino si occupa all’Università Federico II di Napoli di condurre una ricerca contro l’obesità sullo stress ossidativo. È una biologa nutrizionista. «Oggi non ci sono metodi per individuare le intolleranze e personalmente sono contraria a fare indagini a riguardo perché le prove di intolleranza di fanno su sé stessi e, a questo proposito, trovo molto utile il diario personale che permette di individuare gli alimenti che ci sono nocivi, quelli per esempio che ci provocano gonfiore. Perché anche il fritto ha le sue proprietà! Aiuta il nostro fegato ad eliminare le scorie. Perciò di solito nelle diete la domenica è libera. Ma non bisogna abusarne.» Lo stress ossidativo, ha poi spiegato, interviene quando diminuiscono gli antiossidanti naturali e aumentano i radicali liberi che creano l’infiammazione, a loro volta anticamera della patologia. Uno stile di vita sano non è una opzione. Tra i supporti utili ed efficaci per un nutrizionista poi c’è il bioimpedenziometro che misura il rapporto tra massa grassa, magra e acqua per capire dove lavorare con una dieta specifica. Si tratta, in sostanza, di costruire uno stile di vita sano evitando le diete fai da te. Bisogna mangiare tutto ma nella misura che è giusta per noi.
La testimonianza della prof. Palumbo è stata quella derivata da una vita vissuta a insegnare ginnastica a bambini ed adulti ad Avellino, dimostrando che l’età non è un limite quando non ci si ferma mai. Oggi ha 90 anni e non li dimostra affatto, suscitando l’ammirazione di tutti i presenti. «Lasciate la macchina e l’ascensore. Il corpo umano è una macchina, il motore è il cuore e l’olio è la ginnastica. Il movimento è la vita.» Questo il suo messaggio.
La dott.ssa Trofa, esperta lavoratrice di tombolo, ha raccontato di essere in realtà avvocato e tecnica di marketing. È diventata tombolaia per passione e per l’eredità lasciatale dalla nonna. È un’attività antidepressiva, ha sostenuto, e un supporto per il cervello. Ha spiegato che il tombolo è un’attività artigianale ed artistica. La lavorazione si fa risalire agli Etruschi e da noi comparve nel 1400 alla corte di Ferdinando di Aragona. Nel 1800 divenne anche arte popolare. «Ho lasciato la professione di avvocato per un evento luttuoso importante e al ritorno a lavoro la mia poltrona non c’era più. Fortunatamente avevo il tombolo. Oggi cerco di rivalutare la tradizione interessando le nuove generazioni». Questa la sua personale testimonianza, supportata dai bellissimi lavori portati in mostra per l’occasione.
Si ringrazia la dott.ssa Eleonora Davide
direttore responsabile del giornale http://www.wwwitalia.eu