La denuncia di Cittadinanzattiva

La denuncia di Cittadinanzattiva

L’ Asl di Salerno chiude importanti servizi ambulatoriali di comunità al servizio delle persone anziane e malati.

Cittadinanzattiva l’associazione che tutela i diritti civili e dei malati, denuncia quando gravemente sta succedendo negli ambiti di comunità distrettuale.

Dopo lunghe battaglie e tensioni per trovare un pacifico incontro di accordo con le maestranze Asl di Salerno e il Sindaco di Montecorvino Rovella per non far chiudere indispensabili ambulatori e servizi nei distretti del territorio di via Campania in Montecorvino Rovella.

Pronta è stata la risposta dell’Associazione di tutela, a denunciare l’annunciata notizia di nota comunicata da parte dell’Asl con la quale i cittadini dei territori di comunità si sono visti con la circolare a metabolizzare il mortificante avviso comunicativo avente ad oggetto la soppressione di primari
servizi Sanitari nel territorio del Comprensorio Asl, che non dovrebbero essere in alcun modo mai differibili ma posti con massimo riguardo di rigore all’urgenza nel prevenire la gravità del fenomeno delle malattie e nel salvaguardare
senza ritardi e soppressione di poliambulatori di distretto, ma mettendoli al servizio degli anziani e persone fragili a tutela, nel prevenire il contagio dalla pandemia da Covid – 19.

Quindi a seguito della decisione di vergognosa presa da parte delle maestranze di livello dirigenziale Asl, porterà gravi disagi alle comunità già terrorizzate nei territori, nel soffrire e sopportare l’abbandono totale dei servizi di soccorso di emergenza urgenza socio sanitario, visto anche la delocalizzazione di altrettante cure preventive e delicate come la vaccinazione anti-influenzale stagionale per anziani e persone fragili, è stata spostata in altri territori vincitori di comunità distrettuali di Giffoni Valle Piana.

Alla luce di questo grave affronto e disagio, i cittadini deboli e ammalati, gravati già dalle lunghe sofferenze per malattie croniche e graviscenti, saranno passivamente e pesantemente colpiti di grossi disagi, in quanto non potranno accettare di conseguenza questa chiusura forzata nel subire ingiustamente ulteriori mortificazioni di offese, per creare distanze imposte per curarsi o nel vedersi sopprimere urgenti servizi socio Sanitari nei propri territori distrettuali o nella Regione di comunità.

L’associazione cittadinanzattiva, è da tempo che ne denuncia il dissentito ascolto richiesto da parte dell’associazione di tutela, esprimendolo in modo civile e chiaro di cercare e creare collaborazione con le istituzioni Asl e Sindaci del comprensorio nel combattere unitamente e con nobile scopo la burocrazia e spreco nella cosa pubblica, in quanto il disagio e le inadeguatezze strutturali dei disservizi si annidano proprio in queste caratteristiche storiche e cronicizzare di mala organizzazione, quindi per una sintesi di equazione di malgoverno Sanitario politico, creato soprattutto, per totale assenza dei Sindaci essendo i maggiori azionisti e attori dei servizi pubblici locali nei territori Asl, per quanto, con la loro assenza storica, si scoprono ancora di più sorprendenti lacune e manchevolezze per la totale assenza istituzionale, gravate su momenti sensibili e di massima importanza sociale che sanitaria, scelte che restano inspiegabili ed incomprensibili per la chiusura di politiche sociali e sanitarie nei territori distrettuali.

Per legge e per mandato, i Sindaci dovrebbero imporsi con autorità sulla dirigenza Asl Provinciale che sulla Regione , spuntando le armi civili, per creare indirizzo e controllo verso le amministrazioni Asl per correggere le anomalie e criticità di politiche socio-sanitarie, ma soprattutto, per maggior opportunismo, esonerare e rimuovere dirigenti incapaci per prevenire i veri disagi distrettuali per bilanci di mala organizzazione programmatica e di malasanità nei distretti.

Ecco in sintesi dove sta il vero male e marciume della Sanità pubblica su quanto non funziona con sinergia in Campania e nelle aziende di comunità ASL della provincia di Salerno, per creare profondità di azione e obiettivo comune, nel realizzare efficientemente case della salute nei territori per metterle al servizio dei cittadini H24, e sette giorni su sette le strutture sanitarie, implementandole di specialistiche e diagnostiche moderne, associaziandole alle professioni Uccp
( Unità Complessa di Cure primarie pediatrica per renderle al servizio dei cittadini e territorio, creando soprattutto come indirizzo primario e di obiettivo nel ridurre drasticamente i ricoveri impropri presso gli ospedali di prossimità, come purtroppo si sta registrando ultimamente per effetto di causa all’emergenza Covid con la chiusura Tout court degli ospedali di pronto soccorso.

È ora quindi che i cittadini reagiscono civilmente per contrastare il fenomeno , per opporsi e non morire di indifferenza nei territori distrettuali, per gli urgenti diritti di bisogni primari, per scendere in piazza uniti con sit-in – mantenendo rigorosamente la sicurezza interpersonale, per far sentire la voce accorata dei cittadini ormai stanchi di vedere tanta insofferenza dovuta all’impreparazione storica , politico-amministrativo per il continuo attacco ai distretti e servizi socio sanitari di comunità.

Il dato ormai è ben chiaro, per reagire incazzati e nel ribadire un concetto di equazione sociale, che
se non si morirà di contagio da Covid, sicuramente si morirà per chiusura totale di servizi indifferibili Sanitari, utili e strategici come salvavita nei territori distrettuali.

Quindi contro la interruzione forzata di pubblico servizio, usata e maltrattata.

Ribadiamo con forza e disapprovazione di vergogna, che i Sindaci facciano i Sindaci e che ne rispondano con attivismo delle loro azioni e mandato, affidato con la conferenza dei Sindaci e non fare passivamente le belle statuine, ma impegnandosi seriamente e propositivamente nel correggere e fermare l’emorragia dei cattivi servizi nei territori socio-sanitari per le disuguaglianze oggettive e reali nei distretti.

Per cui se ne rivendica con forza e con risposta alla nota trasmessa da parte dell’Asl, di riorganizzare i diritti costituzionali violati dagli art. 32 e 97 per il diritto alle cure e per imparzialità grave e fondata , configurata ed espressa nella circolare di nota indirizzata a tutte le Asl nei territori e ascritta nella nota per i soli e seguenti Ds 62, 63 e 65 di Battipaglia, Sarno- Pagani e Cava per l’accessibilità ai servizi indifferibili e urgenti per questi territori di prossimità distrettuale, per cui diciamo basta a servizi a pioggia e disomogenei nei territori, in Omissis ed in violazione dei diritti essenziali, civili e costituzionali.

 

Comunicato Stampa