Una piazza per Gabriele: Napoli cerca donatori di midollo osseo per salvarlo
La solidarietà a Napoli non va mai in vacanza: da ieri è partito via social network il nuovo tam-tam ”Riempiamo un’altra piazza!” per salvare la vita di Gabriele, un bambino che ha la necessità di un donatore di midollo osseo per sopravvivere.
Il piccolo, infatti, ha una malattia rarissima perchè è l’unico caso conosciuto in Italia conl’Anemia Sideroblastica (SIFD), una patologia che comporta l’immunodeficienza delle cellule B, febbri periodiche e ritardi dello sviluppo: la sua unica speranza di sopravvivenza è trovare un donatore compatibile.
Il “little hero”, così rinominato dai genitori Mena e Cristiano che hanno lanciato un appello sul web, cerca a Napoli un angelo custode: l’iniziativa, promossa da ADMO – Associazione Donatori di Midollo Osseo e patrocinata dal Comune di Napoli, si svolgerà in piazza Dante venerdì 24 maggio, dalle 09.00 alle ore 20.00 ed è rivolta a ragazzi e ragazze dai 18 ai 35 anni che si sottoporranno ad un tampone.
Fra i promotori dell’onda solidale, Donatella Chiodo, ex Presidente della Mostra d’Oltremare, che ha lanciato ieri sera l’appello su Facebook, coinvolgendo cittadini e rappresentanti delle istituzioni.
“Non ho la giusta età per dare una mano ad un “cucciolo” di nome Gabriele che ha necessità di un donatore di midollo osseo. Qualche mese fa, Napoli ha dato dimostrazione di un grande cuore. I nostri ragazzi (18- 35 anni) hanno dimostrato che sono molto meglio di quello che ci raccontano.
Che dite, mi date una mano? Parlatene, diffondete questo appuntamento. C’è un’altra piazza da riempire, Piazza Dante!”
Roberta Gaeta, Assessore alle Politiche Sociali dell’amministrazione locale, che ha immediatamente accolto la richiesta, spiega che “è dovere delle Istituzioni aiutare le persone e noi siamo in prima linea per farlo: Napoli è una città straordinaria, dove è molto sentita la cultura della solidarietà. Insieme a tutti i cittadini possiamo ridonare una vita al piccolo Gabriele!”.
Come per Alex, il bambino salvato proprio da uno dei donatori volontari, Napoli vuole scrivere un lieto fine anche per Gabriele.