Goodbye Marilyn – Maria di Razza a Pozzuoli
POZZUOLI- venerdì 9 Novembre, Sala Consiliare di Palazzo Migliaresi, tributo alla regista Maria di Razza, premiata al Festival del Cinema di Venezia.
Ad accogliere la regista nella gremita Sala l’Assessore alla Cultura Maria Teresa Di Fraia, l’esperto cinematografico Giuseppe Borrone e il Sindaco di Pozzuoli Vincenzo Figliola.
Maria di Razza, premiata al Festival del Cinema di Venezia 2018 per il cortometraggio “Goodbye Marilyn”, è autrice di altri corti animati apprezzati dalla Critica: Forbici sul tema Femminicidio; Facing Off, sull’ossessione al rifacimento estetico; (In)Felix sul dramma della Terra dei Fuochi. Da citare anche il corto-film Ipazia dedicato alla filosofa greca trucidata dal fanatismo cristiano.
Durante l’incontro sono stati proiettati in sequenza cronologica (secondo l’anno di produzione) i primi tre corti: cartoni animati “muti” con immagini forti e coinvolgenti che denunciano a vari livelli il degrado della nostra società.
Quindi è stato proiettato “Goodbye Marilyn”, trasposizione cinematografica dell’omonimo romanzo di Francesco Barilli (edito da BeccoGiallo). Goodbye Marilyn è un’ultima, immaginaria, intervista della diva Monroe, novantenne, rilasciata ad un giornalista.
La regista per questo corto ha scelto la voce di Maria Pia de Meo, la doppiatrice italiana di Meryl Streep, e quella del Giornalista di SkyCinema Gianni Canova. La bellezza della pellicola è enfatizzata dalla colonna sonora realizzata da Antonio Fresa.
Al termine delle proiezioni, il Sindaco Vincenzo Figliola si è fatto portavoce dei ringraziamenti da parte della Città di Pozzuoli alla sua concittadina. Un commosso discorso culminato in un abbraccio fraterno (data l’amicizia tra il Sindaco e la Regista) accompagnato da un lungo applauso dei presenti.
La Regista ha ringraziato tutti per la serata e il tributo ricevuto dalle istituzioni a nome della Città di Pozzuoli. A conclusione ha espresso la volontà di continuare l’attività e “chissà vincere un Oscar nel 2020”.
A questo punto non resta che incrociare le dita e augurarle un grande “in bocca al lupo” da parte di tutti noi.
Vincenzo Giarritiello