Premio Leo de Berardinis under 35: si è svolta lo scorso 16 febbraio al Ridotto del Teatro Mercadante di Napoli la selezione finale del concorso
Il Premio Leo de Berardinis, istituito in questa Stagione dal Teatro di Napoli–Teatro Nazionale diretto da Roberto Andò, a sostegno delle giovani compagnie e artisti campani, intitolato ad uno dei maggiori protagonisti del teatro contemporaneo dalla seconda metà del ‘900, nato a Gioi (Salerno) nel 1940, scomparso a Roma nel 2008, maestro autorevole e riferimento alto per intere generazioni di teatro.
Un impegno dello Stabile partenopeo incardinato nel piano della programmazione 2020/2021, voluto dal direttore Roberto Andò, destinato alla promozione e alla valorizzazione delle giovani realtà creative e artistiche del territorio, che in questo momento di grave difficoltà e di blocco di tutto lo spettacolo dal vivo assume un valore ancora maggiore e addirittura essenziale.
Dei 69 progetti pervenuti al varo del Bando nello scorso novembre, la giuria di esperti e di addetti ai lavori – composta da Roberto Andò direttore del Teatro di Napoli, da Viola Ardone scrittrice, da Mimmo Basso direttore operativo del Teatro di Napoli, da Maurizio Braucci scrittore e sceneggiatore, da Ippolita di Majo sceneggiatrice e autrice, da Davide Iodice regista di teatro – ne selezionò 14, ammessi alla seconda fase di febbraio 2021 con la presentazione in forma diretta e performativa di brani e parti dei lavori della durata di 10 minuti.
Dei 14 pezzi presentati lo scroso 16 febbraio al Ridotto del Mercadante, la giuria ha scelto e decretato vincitori della prima edizione del Bando, i seguenti lavori:
Caini, drammaturgia e regia di Mario De Masi, presentato dalla compagnia I Pesci, creato con Alice Conti, Alessandro Gioia, Fiorenzo Madonna, Giulia Pica, Antonio Stoccuto.
«Per l’unità di gruppo che traspare e che ha saputo presentare in modo armonioso la drammaturgia, la regia e l’interpretazione. Un lavoro che ridiscute con ironia i modelli e il genere a cui si richiama per cercare di renderli in maniera originale. Uno spaccato sulle ossessioni e i ricatti della vita familiare e del matriarcato, con un ritmo e un’azione scenica brillanti».
Occidente di Dario Postiglione, regia Giuseppe Maria Martino, un progetto di Collettivo BEstand, con il sostegno di Casa del contemporaneo, con Francesca Fedeli, Darioush Forooghi, Rebecca Furfaro, Gianpiero De Concilio.
«Il premio Leo de Berardinis 2021 viene assegnato al Collettivo BEstand per Occidente, un progetto di cui colpisce la capacità di articolare per immagini il discorso scenico, muovendosi con sapienza e intelligenza attraverso i linguaggi del contemporaneo, dalla poesia, alla letteratura, alle arti visive, alla musica, alla filosofia. In bilico tra ironia e senso del tragico, Occidente mette in discussione i fondamenti della contemporaneità e ci mostra la forza utopica e propulsiva che la fine di un mondo, porta con sé».
()pera didascalica, progetto di Alessando Paschitto, realizzato con il sostegno di C.U.R.A. Centro Umbro di Residenze Artistiche, Micro Teatro Terra Marique, Corsia Of-Centro di Creazione Contemporanea; con Raimonda Maraviglia, Alessandro Paschitto, Francesco Roccasecca.
«Per la ricerca di un linguaggio scenico capace di portare allo scoperto il paradosso della rappresentazione e il suo limite intrinseco, attraverso la sottrazione di trama, personaggi, luoghi, tempo e azione, e in cui anche le parole finiscono con non alludere ad altro che a se stesse. Per aver voluto riflettere sulla difficoltà del rappresentare come sineddoche dell’incapacità di vivere».
Menzione speciale della giuria al progetto Under the influence, drammaturgia e regia di Gianmaria Borzillo.
«Per l’originale drammaturgia del silenzio e dello spazio costruita attraverso un rigoroso lavoro sulla dialettica dei corpi dei performer in scena. La ricomposizione d’un luogo e la definizione di un perimetro all’interno del quale ristabilire una relazione fisica ed emotiva si configurano come uno stimolante punto di partenza per possibili sviluppi di nuove sensibilità e forme di linguaggio».
I tre progetti vincitori riceveranno un contributo economico di un valore massimo di 30.000 euro ciascuno e il tutoraggio produttivo del Teatro di Napoli-Teatro Nazionale.
Questi i 14 progetti finalisti al Premio:
BRAZIL, AGLI OCCHI DI DIO, drammaturgia e regia di Elena Margaret Starace;
CAINI, drammaturgia e regia di Mario De Masi;
GELO, drammaturgia e regia di Domenico Ingenito;
GIUSEPPINA LA CANTANTE, OVVERO IL POPOLO DEI TOPI, drammaturgia e regia di Laura Ottieri;
LEMONS LEMONS LEMONS LEMONS, di Sam Steiner, progetto, adattamento e regia di Davide Pascarella;
LE BUSTE, drammaturgia e regia di Gennaro Esposito;
MINORANZE, L’IMPASTO DELLA DOMENICA, drammaturgia e regia di Sharon Amato;
OCCIDENTE, drammaturgia di Dario Postiglione, regia di Giuseppe Maria Martino;
()PERA DIDASCALICA, drammaturgia e regia di Alessandro Paschitto;
PALAZZI DI CRISTALLO, drammaturgia e regia di Valerio Pietrovita;
PE NA LISCA E LINO, drammaturgia e regia di Fabio Di Gesto;
PLAY, drammaturgia di Daniela Montella, regia di Gianni Nardone;
QUEL CHE RESTA DELLA CARNE, drammaturgia e regia di Daniele Marino;
UNDER THE INFLUENCE, drammaturgia e regia di Gianmaria Borzillo.
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