”Premio Caruso da San Giovanniello a New York”
L’arte che premia l’arte
Nonostante la pandemia abbia imposto molti limiti alle manifestazioni pubbliche e agli eventi, anche quest’anno Il ” Premio Caruso da San Giovanniello a New York” ha avuto il suo corso con la sua IV edizione.
L’ideatore e direttore artistico Armando Jossa ha voluto dimostrare come, la forza universale dell’Uomo e del bel canto non potesse essere fermata dagli eventi a cui siamo soggetti. Infatti il premio non ha avuto una sede fisica dove si sia svolto, ma gli artisti hanno ricevuto il riconoscimento in maniera libera poiché è stato il premio a raggiungerli. I premi che consistono in un opera paraideaoliaca, “l’arte che non c’è ma che tutti possono vedere”, del maestro Armando Jossa sono stati assegnati a: Luigi Ferrone ballerino che, ha lavorato e studiato con l maggiori interpreti del nostro tempo, R. Nureyev, V. Vassiliev, E. Maximova e Shulamith Messerer solo per citarne alcuni, ha interpretato ruoli principali sia nel repertorio classico che in opere e operette, molte le sue esibizioni sui media nazionali, étoile del teatro San Carlo di Napoli, ha ricevuto il premio dalle mani del maestro pittore e scultore Stelvio Gambardella. Premiato per la sua grande capacità di attore e per la somiglianza con il grande tenore Enrico Caruso, Giovanni Amura, conosciuto dal grande pubblico per la sua interpretazione del personaggio nella popolarissima serie TV “L’amica geniale 2” nel ruolo del marito di Lila Stefano Carracci, figlio dell’ex boss del rione Don Achille, non potendo essere presente fisicamente alla manifestazione, per le limitazioni agli spostamenti tra le regioni motivate dal Covid, ha ricevuto il premio manifestando la sua gratitudine in diretta streaming.
Il maestro Jossa ha premiato inoltre Giorgio Tonti, storico direttore della fotografia e attore di molti grandi film, intensa la sua collaborazione con l’indimenticabile Orson Welles. Lucio Lupoli Tenore dalla voce potente, ha calcato i grandi palcoscenici, meritando perciò il premio, oggi egli si divide tra l’insegnamento e il suo repertorio mozartiano. Lello Esposito conosciutissimo pittore e scultore, da oltre un trentennio, lavora sui simboli della propria citta, è noto in tutto il mondo per le sue opere raffiguranti Pulcinella, San Gennaro, la Maschera, l’Uovo, il Teschio, il Vulcano e il Corno. Molti suoi lavori fanno parte di collezioni sia pubbliche che private, e di mostre nazionali ed internazionali.
Sono state inoltre annunciate due grandi iniziative, l’inaugurazione l’Imminente della casa natale e museo di Enrico Caruso, voluta da Armando Jossa e Lello Reale con il contributo di Gaetano Bonelli storico Carusiano e la nascita del Primo Festival Internazionale di cortometraggi per Enrico Caruso aperto a filmati che giungeranno da tutto il mondo, grazie all’iniziativa curata da Barbara Empler e Donatella Cotesta.
Comunicato Stampa