Pasticceria Mignone: incontro dedicato a Sua Maestà il “Babà” una storia degustata
Situata nella storica Piazza Cavour, a due passi dal Museo Nazionale di Napoli, la Pasticceria Mignone rappresenta una tappa per i golosi del Babà e della pasticceria.
Ogni giorno le vetrine espongono una varietà di creazioni, una ricca proposta con alta qualità degli ingredienti in gran parte prodotti tipici della Campania. Sin dal mattino è possibile godere della morbidezza delle graffe della casa e di profumati cornetti, oltre alle sfogliate ricce e frolle L’interessante offerta di cioccolato artigianale, la gamma di torte, la produzione dei dolci tipici delle ricorrenze: Natale e Pasqua, fanno della pasticceria Mignone un appuntamento quotidiano per napoletani e turisti. Proposti in vari formati, i dolci di Ugo e Raffaele Mignone, rispecchiano per qualità e armonia il gusto napoletano anche nelle le variazioni sul tema, come accade per il Babà.
Proprio Sua Maestà il Babà è stato oggetto di un interessante incontro degustativo presso la pasticceria nella serata del 21 novembre durante la quale il giornalista Giuseppe Giorgio ha riproposto ai presenti la storia del famoso dolce “inventato” da Stanislao Leszczyński, destituito Re di Polonia (1704),suocero di Luigi XV di Francia, nel suo Ducato di Lorena.
Si racconta che Stanislao per un diverbio col suo servitore fece cadere del ruhm sul dolce tipico di Lunéville il “kugelhupf” fatto con farina finissima, lievito di birra, burro, zucchero, uova e uva sultanina dalla pasta soffice e spugnosa, per nulla gradito al sovrano. Quell’insolito connubio di ruhm sul dolce lorense fu una vera metamorfosi positiva e gradita tanto che Stanislao gli diede il nome: Babà ispiratosi ad Alì Babà protagonista del racconto tratto da “ Le mille e una notte”. Ben presto il Babà arrivò a Parigi, nella celebre pasticceria Sthorer per poi viaggiare fino a Napoli grazie ai cosiddetti “monsù” (dei prestigiosi chef al servizio delle più nobili famiglie napoletane) che lo modellarono dandogli la famosa forma a fungo fatto di pasta lievemente dolce che ricava tutto il suo zuccheroso e vellutato sapore dal bagno di una miscela a base di rhum da sempre elemento inscindibile e fondamentale. All’occorrenza per evitare che il bagno evapori troppo in fretta si può anche cospargere il babà di gelatina di albicocca.
Divenuto un dolce tipico napoletano il babà, più che una ricetta è un metodo di lavorazione che il giovane Raffaele Mignone riesce ad interpretare al meglio stante la evidente soddisfazione dei suoi clienti. Proprio per accontentare i diversi gusti dei suoi “golosi” si impegna a rivisitare la ricetta originale senza modificarla proponendo varianti originali sicuramente da dover assaggiare nelle versioni mignon. Raffaele è figlio d’arte una passione e una tradizione che passa di generazione in generazione Ugo Mignone, capostipite, sottolinea che “ è un piacere immenso poter tramandare ai figli le tecniche e l’arte della pasticceria”
L’incontro si è concluso con un brindisi e l’ omaggio, o’ curniciell , offerto da Sciuscià Arte Presepiale
Carla de Ciampis