Il Teatro per rivalutare il territorio
ELISABETTA MERCADANTE
ATTRICE ED INSEGNANTE DI DIZIONE, TRAGEDIA GRECA E PSICOTECNICA TEATRALE
IL TEATRO, DA SECOLI RAPPRESENTANTE UNA DELLE ARTI NOBILI ED ELEVATE DI QUALSIASI GRUPPO TERRITORIALE ORGANIZZATO IN COMUNITÀ’, TROVA ORIGINE NEL BISOGNO MAI SOPITO DELL’UOMO, DI RIPRODURRE PEDISSEQUAMENTE PROBLEMATICHE E SCENE DI VITA VISSUTA, DALLA PIÙ’ SEMPLICE VITA FAMIGLIARE ALLA PIÙ’ COMPLESSA, E MAI SVELATA DEL TUTTO, VITA POLITICA.
INTERE COMUNITA’, DA SEMPRE, HANNO VISTO NEL TEATRO, UN MOMENTO DI SVAGO E RIFLESSIONE AL CONTEMPO, RIVEDENDOSI IMMANCABILMENTE, NEI PERSONAGGI INTERPRETATI DAGLI ATTORI.
TUTTI HANNO IL DIRITTO E IL DOVERE MORALE DI RICONOSCERSI, DAL PERSONAGGIO PIU’ GOLIARDICO, AL PIU’ TRAGICO.
ATTUALMENTE PERO’, MI CORRE L’OBBLIGO SOTTOLINEARE, IL DECLINO AL QUALE STIAMO ASSISTENDO E DEL QUALE SIAMO TACITAMENTE COMPLICI. PURTROPPO, L’AVVENTO DEI MASS MEDIA, E IL CONTEMPORANEO IMBARBARIMENTO DELL’ISTITUZIONE SCOLASTICA, STANNO FACENDO Sì, CHE LA CULTURA, TEATRALE E NON SOLO, SIA CONSIDERATA POCO APPAGANTE, SIA DA UN PUNTO DI VISTA ECONOMICO CHE DI FAMA E, PER QUESTO MOTIVO, LASCIATA AD UN PICCOLO GRUPPO DI SOGNATORI CHE ANCORA CREDONO IN UNA RINASCITA.
RISULTATO DI QUESTO DECLINO E’, NON SOLO UNA MINORE RICCHEZZA CULTURALE E QUINDI SPIRITUALE, MA UN DEGRADO TERRITORIALE, IN QUANTO, SENZA UNA RIVALUTAZIONE CULTURALE, DIFFICILMENTE SI PUO’ ASSISTERE AD UNA RIVALORIZZAZIONE TERRITORIALE, FACENDO RISORGERE UNA DELLE FONTI ECONOMICHE INESAURIBILI, LEGATA AL NOSTRO TERRITORIO, IL TURISMO.
CONCLUDO DICENDO CHE, SAREBBE OPPORTUNO, DA PARTE DELLE ISTITUZIONI, DARE UN MAGGIOR SUPPORTO, NON SOLO ECONOMICO, MA SOPRATUTTO MORALE, A COLORO CHE HANNO ANCORA L’ENTUSIASMO ED IL CORAGGIO DI CREDERE CHE L’ITALIA NON SIA UNO STIVALE ORMAI “DESUOLATO” E DESOLATO.