La Colatura di Alici di Cetara verso la certificazione DOP


Secondo Squizzato, Giornalista, già Sindaco di Cetara, Coordinatore del comitato tecnico scientifico a supporto della proposta di riconoscimento della DOP per la colatura di alici; presidente dell’Associazione Amici delle Alici di Cetara.

Prosegue il percorso amministrativo che ha l’obiettivo di condurre la colatura di alici di Cetara al riconoscimento della Denominazione di Origine Protetta.
Nella mattinata di lunedì 16 luglio si è svolta, nella sala comunale ‘M. Benincasa’ la riunione per il ‘pubblico accertamento’ alla presenza dei rappresentanti del Ministero delle politiche agricole e forestali, Luigi Polizzi e Vincenzo Carrozzino, e dei componenti della Direzione delle politiche agricole della Regione Campania, Brunella Mercadante e Tommaso Maglione.
In apertura di riunione, il presidente dell’Associazione per la valorizzazione della colatura di alici di Cetara, Lucia Di Mauro, ha ripercorso i primi passi per avviare le attività per la DOP: ha ricordato la telefonata con il prof. Vincenzo Peretti, docente dell’Università Federico II ed esperto di marchi comunitari, e Secondo Squizzato, al tempo sindaco di Cetara: “la Dop per la colatura? Si può fare”, è stata l’unanime risposta. Da allora fino ad oggi, a circa tre anni dalla costituzione della specifica associazione, si valutano i frutti di un impegnativo lavoro che si è avvalso dell’apporto del comitato tecnico-scientifico di cui fanno parte, oltre a Peretti e Squizzato, coordinatore, il dottor Ettore Gurrera anch’egli presente in sala. E’ intervenuto all’incontro il sindaco di Cetara, Fortunato della Monica: il primo cittadino ha voluto ringraziare tutti i presenti per l’impegno profuso ricordando la pluriennale attenzione riservata al tema della colatura, risalente agli inizi degli anni novanta, con le iniziative organizzate dalla Pro Loco, dai ristoratori e da altre associazioni locali che hanno poi portato agli attuali sviluppi. Brunella Mercadante della Regione Campania ha espresso la soddisfazione  per il risultato raggiunto rilevando che con la Colatura di alici di Cetara la regione registrerebbe il primo riconoscimento nel campo delle produzioni collegate alla pesca.
Prima dell’avvio della lettura del Disciplinare di produzione, il dottor Polizzi, dopo aver evidenziato la rilevanza per l’Italia dei marchi di Qualità sia nel campo del cibo con i 296 riconoscimenti che nel comparto del vino con 525 denominazioni o indicazioni geografiche, ha illustrato la prossima tappa rappresentata dalla pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale a cui, decorsi i termini previsti, seguirà l’avvio dell’ultimo e più impegnativo passaggio in sede di Unione Europea.
Alla presenza di un folto numero di rappresentanti di varie realtà economiche, associative e del mondo dell’informazione, è stata dunque eseguita la lettura dei nove articoli del disciplinare ed, accolte alcune lievi modifiche ed integrazioni proposte, il documento ha registrato la valutazione positiva dei presenti.
Per suggellare l’importante momento i partecipanti hanno assistito, presso la Torre Vicereale, al tradizionale momento della ‘spillatura’ del terzigno, il contenitore tradizionale in legno in cui si sistemano le alici sotto sale, curato dal produttore Giulio Giordano. Nella panoramica sala Roccia del monumento simbolo della comunità locale, gli ospiti hanno assistito alla raccolta del profumatissimo liquido ambrato, espressione dell’identità cetarese, che, grazie alla maestria degli chef, diventa la marcia in più per tante pietanze della tradizione mediterranea.