È comoda e non si vede

 

Dott. Antonio Zuppardi Medico Odontoiatra

 

 

Care lettrici, cari lettori, oggi vorrei intrattenervi su un argomento che interessa una più ampia fetta di  persone che sono gli adulti. Vorrei parlarvi di protesi dentaria, la cosiddetta “dentiera”.

Per molte persone, il passaggio alla dentiera non è un evento semplice. Pochi sanno quanto sia importante effettuare esercizi fonetici e ginnastica facciale per rinforzare la muscolatura.
La dentiera del nonno lasciata immersa nel bicchier d’acqua tutta la notte è un’immagine che non trova fondamento scientifico. Questo è solo uno dei falsi miti che vivono ancora nel mondo di chi sia costretto a sostituire tutti i denti naturali con una protesi mobile. E quasi nessuno sa come sia necessario praticare, all’inizio, una speciale ginnastica con labbra, guance e lingua per irrobustire la muscolatura, assieme a curiosi esercizi fonetici e fisioterapici.
Il passaggio dai denti alla dentiera non è facile, notevole è il disagio per la perdita di spontaneità in azioni quotidiane come parlare, ridere, mangiare, ma anche percepire la sensazione di un corpo estraneo in bocca, il timore di alterare il gusto dei cibi o provocare irritazioni gengivali. Fondamentale invece ritrovare l’equilibrio e la sensazione di essere a proprio agio nelle nuove abitudini.

DECAOLOGO PER L’USO
1) Prima di indossare la dentiera, sciacquare la bocca con mezzo bicchiere d’acqua e inumidirla
2) Per abituarsi a parlare, leggere ad alta voce un testo, pronunciando in modo chiaro ciascuna parola
3) Mangiando,distribuire il cibo in piccoli bocconi a destra e sinistra, evitando di mangiare da un solo lato
4) Dopo pranzo, spazzolare la dentiera con apposito spazzolino e prodotti specifici. Non usare quello comune perché contiene abrasivi che graffiano la superficie della resina, favorendo la deposizione della placca
5) Se non la rimettete in bocca, lasciatela in ambiente umido, come una salvietta di carta inumidita. La placca batterica si deposita anche su gengive, lingua e palato. Pulirla una volta al dì con garza umida, spazzolino morbido o gratta-lingua
6) Periodicamente, dopo la pulizia, praticare una disinfezione con compresse effervescenti, per 20 minuti, risciacquando bene prima di rimetterla in bocca
7) Ogni 4-5 notti, concederne una di riposo ai tessuti, per evitare danni all’osso sottostante e permettere alla mucosa di trovare una buona adesione.
8) Ricorrere alle paste adesive quando perde stabilità, usarle sempre in quantità ridotte e in tre-quattro punti della protesi, mai sul palato.
9) Controlli periodici per ritocchi o basature, dato che mucose ed osso vanno incontro a mutamenti nel tempo.
10) E’ possibile la comparsa di dolore appena inserita. Necessari aggiustamenti nei primi giorni d’utlilizzo.
I FALSI MITI
1) Può modificare il senso del gusto
FALSO: perchè è dato dalle papille linguali e non dal palato
2) Lasciarla immersa in acqua la notte
FALSO:  deve ben lavata e rimessa in bocca. A volte è necessario saltare una notte per far riposare le mucose,  mantenendola in ambiente umido
3) Se non indossata, lasciarla nel cassetto
FALSO: dopo averla lavata, va messa in un contenitore chiuso o in un sacchetto per alimenti, in frigorifero
4) Lavarla con i comuni dentifrici
FALSO: usare specifci prodotti o, in alternativa, sapone di Marsiglia o detergenti domestici a base ammoniacale
 
5) Solo le paste fissative tengono la protesi in bocca
FALSO: aiutano la tenuta perché igroscopiche e compensano aumenti di spazio fra dentiera e mucose. Se se il paziente ricorre a quantitativi sempre più elevati, deve far eseguire una ribasatura.
 
6) E’ valida per sempre
FALSO: osso e gengive si modificano nel tempo, la protesi no. Una buona protesi può essere ribasata 2 o 3 volte, poi sostituita
GINNASTICA “FAI DA TE”
 
Può sembrare strano o difficile, ma per evitare problemi è bene tonificare i muscoli e postura di labbra, guance e lingua. Per le consonanti “dentali” è necessario imparare come tenere la lingua in bocca: ripetere più volte: sa -sa; se-se; si-si; so-so; su-su; sta-ste-sti-sto-stu; sca-sche-schi-sco-scu e altre parole con la “esse”.
 
Per favorire il tono, non solo dei muscoli labiali:
– gonfiare le guance
– soffiare forte
– tendere le labbra sopra e sotto come per stendere un balsamo per labbra
– morsicare labbro superiore ed inferiore
– fischiare in su ed in giù, soffiare e aspirare
– mostrare i denti di sopra e di sotto
– dare un bacio con lo schiocco
– a bocca chiusa con la lingua, gonfiare il labbro superiore e inferiore
– spalancare la bocca
– con la lingua spingere all’interno della guancia alternando i lati
– arricciare il naso
Ripetere gli esercizi 10 volte al giorno la prima settimana e due volte, in quelle successive.

Di tutto questo si è discusso al Convegno di Milano “Nonni in movimento” a favore della promozione della sana abitudine all’attività fisica nella terza età, promossa da Polident, Milanosport ed Auser.